[fsfe-it] Sul Caso ThePirateBay

Marco Ciampa ciampix at libero.it
Sun Aug 24 12:58:01 CEST 2008


On Wed, Aug 20, 2008 at 04:01:37PM +0200, Alessandro Bottoni wrote:
> Sono sicuro che siete al corrente del blocco messo in atto dagli ISP
> italiani, su ordine di un Magistrato di Bergamo, nei confronti di
> ThePirateBay.
> 
> Come membro di FSFE, mi domando se questa organizzazione abbia
> intenzione di prendere una posizione su questo punto e/o di mettere in
> campo qualche iniziativa.
> 
> Personalmente, credo che il blocco che è stato imposto a ThePirateBay
> ricordi molto da vicino (anche se in modo meno grave e condotto con
> tecniche diverse) ciò che sta avvendendo negli USA nel caso
> Comcast/Sandvine contro BitTorrent.
> 
> Negli usa c'è stata una vera sollevazione popolare contro la politioca
> di traffic shaping di Comcast (ed altri provider) contro BitTorrent.
> 
> Noi che vogliamo fare?
> 
Se posso esprimere la mia opinione. A cominciare dal nome ThePirateBay non
mi piace. Non approvo né il messaggio né il metodo.

Chi copia materiale multimediale _non_ è un pirata. Il pirata è uno che
andava con le navi a rapinare altre navi (spesso per conto di eserciti
nemici che non potevano scoprirsi per ragioni diplomatiche). L'uso del
termine "pirata" (coniato dal mondo del marketing multimediale) fa capire
quanto poco capiscano i tipi di TPB di comunicazione e quanto si siano
scavati la fossa da soli. Personalmente penso che se gli chiudono il sito e
buttano via la chiave a fsfe fanno solo un grosso favore.

La condotta di TPB è quantomeno discutibile. Il fatto che per fermarla
utilizzino mezzi altrettanto discutibili è un problema che IMHO tocca fsfe
relativamente. Il fatto che TPD abbia accolto contenuti che puntano _anche_
SL è per noi solamente una cattiva pubblicità, non certo un'aggravante. Se
un negozio che spaccia CD copiati ne vendesse alcuni di originali non è
certo un buon motivo per non chiuderlo. 


Secondo me fsfe più lontano sta dal caso e meglio è. Se si vuole proprio
intervenire si deve mettere in chiaro che fsfe _non approva_ né _supporta_
il comportamento di TPB e il fatto che questi usino "gabole" tecniche/legali per
aggirare le restrizioni sul (c) e farla franca non è certo una scusa. 

Mi ricorda tanto quel tizio (avete capito tutti di chi parlo) che ha detto
che tutti quelli che ne hanno la possibilità dovrebbero evadere le tasse e
mettere i capitali sulle isole Caiman perché le tasse sono troppo alte...ma
che razza di discorso è? A mio giudizio se trovassero il metodo per
"beccare" tutti i conti "offshore" sarei personalmente felice del risultato
e non cercherei il pelo nell'uovo altrimenti si finisce a tutelare il ladro
a discapito di tutti gli onesti che cercano orgogliosamente di restarlo
anche se (soprattutto in italia) si ha la senzazione di nuotare
controcorrente.

Bisogna ricordarsi che:

 - la copia di materiale (c) è anche contro il software libero
 - la copia di materiale (c) favorisce il software proprietario
 - la copia di materiale (c) favorisce l'inasprimento dei metodi di
   controllo di Internet e limita la libertà di espressione

In ultima analisi per permettere la copia illegale di 4 pessimi film
commerciali copiati malamente o canzoncine stupide ci si ritrova a
sacrificare la libertà di parola, ma dico, ne vale la pena?

Qualcuno diceva che bisogna stare attenti a desiderare una cosa perché si
rischia di ottenerla...

Meditate gente...

-- 

Marco Ciampa

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