[fsfe-it] Sul Caso ThePirateBay

Alessandro Bottoni alexbottoni at gmail.com
Wed Aug 20 17:22:14 CEST 2008


Gian Uberto Lauri ha scritto:
>>>>>> "AB" == Alessandro Bottoni <alexbottoni at gmail.com> writes:
> 
> AB> Sono sicuro che siete al corrente del blocco messo in atto dagli
> AB> ISP italiani, su ordine di un Magistrato di Bergamo, nei confronti
> AB> di ThePirateBay.
> 
> Posso  far  notare che  la  GNU  GPL e  la  GNU  LGPL  (tra le  altre)
> funzionano proprio in quanto esiste una legislazione sul copyright ?
> 
> Io penso  che una  cattiva legge  vada cambiata e  non violata:  se la
> violi hai un  beneficio momentaneo, a volte effimero.  Se la cambi hai
> un beneficio permanente e condiviso.

Questa è appunto la posizione politica e strategica del Partito Pirata,
di cui sono segretario (http://www.partito-pirata.it/). Abbiamo anche
collaborato con il Professor Antonio Gambino, presidente della
Commissione sulla Riforma della Legge sul Diritto d'Autore nel tentativo
di dare forma concreta a questa riforma. Poi è caduto il Governo Prodi...

> Quello che vedo giusto �  protestare contro "l'abuso di autore" ovvero
> tutte quelle azioni  (si va dai tentativi di far  allungare i tempi di
> durata del  beneficio ai  DRM alle azioni  quasi da farsa  come quella
> fatta  dell'erede dei  diritti d'autore  di Pirandello  all'alba della
> loro scadenza) messe  in atto per fruire oltre  accettabile misura del
> beneficio.

Appunto questi eccessi sono il bersaglio della nostra azione. Non il
copyright in quanto tale (io /vivo/ di copyright, sia sul codice che sui
testi).

> Io  sono  sempre convinto  che  molto  meglio  della pirateria  �  non
> comprare.  Quando  vedranno  di  aver  investito  i  soldi  per  nulla
> cambieranno modo di fare.

Non è solo questo il punto. Ci sono molti problemi che non si possono
affrontare in questo modo:
- rendere accessibile i materiali che sono sotto copyright ma che
nessuno vuole più pubblicare perché non sono più remunerativi
- rendere accessibili i materiali prima che passino ere geologiche (70
anni dalla morte dell'autore per i libri!)
- rendere accessibili i materiali ai non vedenti (audiolibri)
- rendere accessibili a tutti, gratuitamente ed in tempi brevi, i testi
che si dimostrano fondamentali per lo sviluppo culturale umano (ne
suggerisco uno: "L'origine delle specie" di Darwin, rimasto coperto da
copyright fino al 1952, cioè dopo la fine della prima e della seconda
guerra mondiale, in piena guerra fredda!)
- rendere fruibili questi media con gli strumenti che la tecnologia
mette a disposizione (Internet) senza assurde barriere legali

Comunque, il mio quesito era più specifico. Parlavo solo del caso
ThePirateBay. In questo caso, la questione del copyright è solo il
/casus belli/. Ciò che dovrebbe interessare noi di FSFE è la questione
della Net Neutrality.

Se si accetta che venga bloccato il traffico verso un sito, si introduce
un precedente pericolosissimo. Varrebbe la pena almeno accertarsi che ci
sia una vera giustificazione per questo atto. Varrebbe anche la pena
assicurarsi che il blocco venga messo in atto nel pieno rispetto dei
cittadini.

Nel caso di ThePirateBay sono successe alcune cose gravissime:
1) Si è perseguito per un reato il titolare di un sito che opera (come
privato cittadino) in un paese dove questa azione non è un reato.
Oltretutto, esiste una normativa comunitaria che riconosce a questo
cittadino il diritto di attraversare le frontiere ed operare liberamente
ovunque all'interno della comunità europea.
2) A questa persona non è stato comunicato nulla. Gli hanno bloccato il
sito e lo hanno iscritto nel registro degli indagati in Italia senza
nemmeno curarsi di avvertirlo per e-mail
3) Nonostante il mandato non lo prescriva, alcuni ISP hanno rediretto il
traffico da ThePirateBay.org al sito dell'associazione che le ha fatto
causa (IFPI), consentendole di memorizzare gli IP delle persone
interessate a ThePirateBay.

Tutto questo apre le porte a comportamente pesantemente discutibili,
come quello di Comcast in USA (che fa uso di Sandvine per distruggere il
traffico BitTorrent, sia legale che illegale).

Credo che come associazione dovremmo prestare una maggiore attenzione a
questo genere di cose. Forse dovremmo anche far sentire la nostra voce.
Se non altro perchè BitTorrent è il modo in cui solitamente si
distribuiscono le distro di Linux e BSD, soprattutto quelle piccole, che
non possono permettersi un grosso server FTP ed il traffico mensile che
comporta.

Sono l'unico qui a pensarla in questo modo?

-- 

Alessandro Bottoni
Website: http://www.alessandrobottoni.it/

"No snowflake in an avalanche ever feels responsible."
     -- Stanislaw Lem (?) 1921 - 2006
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