[fsfe-it] segnalazione Ubuntu Jaunty su FB

Matteo Giaccone matteo.giaccone at acmos.net
Tue Apr 14 22:58:36 CEST 2009


intanto inizio ringraziandoti per aver risposto puntualmente a tutti :-)

2009/4/14 dotcommon <dotcommon at autistici.org>:
> Il giorno mar, 14/04/2009 alle 16.43 +0000, Matteo Giaccone ha scritto:
> [...]
>
>> ecco, qui volevo arrivare. Credete sia meglio scendere a compromessi
>> come Ubuntu per iniziare gli utenti Windows a GNU/Linux oppure no? Io
>> credo di sì. Il cambio di paradigma da software proprietario a
>> software libero secondo me deve passare prima da programmi liberi per
>> windows (magari tramite questo: http://www.theopencd.it/), quindi per
>> distribuzioni magari con qualche compromesso ma più semplici per poi
>> passare a una distribuzione completamente libera (hardware
>> permettendo...).
>> Ovviamente se avessimo una distribuzione libera perfettamente
>> funzionante su qualunque hardware i due passaggi prima non
>> servirebbero, ma mentre ci lavoriamo perchè chiudere porte a
>> potenziali utenti di free software?
>
> forse perché le distribuzioni con "qualche compromesso" non sono libere
> e i "potenziali utenti di free software" ci si adagerebbero sopra senza
> mai capire il "senso" del software libero e finirebbero per non passare
> MAI davvero ad esso?

su questo non sono convinto, ma ti domando più sotto.

>
> forse perché abbiamo già delle distribuzioni completamente libere
> http://www.gnu.org/distros/free-distros.html
> e nessun produttore "libererà" mai il proprio hardware fintantoché c'è
> tanta gente (gli utenti Ubuntu, tanto per non andare lontano) a cui va
> bene così?

qui mi convinci.

>
> forse perché ai "potenziali utenti di free software" si dovrebbe far
> capire soprattutto che (da:
> http://www.gnu.org/philosophy/open-source-misses-the-point.it.html )
> <cite>
> [...] il software libero è un movimento sociale. Per il movimento
> per il software libero, il software libero è un imperativo etico, perché
> soltanto il software libero rispetta la libertà degli utenti.
> </cite>
> piuttosto che limitarsi all'aspetto tecnico, dando loro un sistema
> operativo funzionante "come windows"?

anche qui sei convincente, ora però una domanda.
Se io propongo a qualcuno una distribuzione completamente free e
questa non dovesse connettersi a internet per driver mancanti o cose
del genere (succede, tipo il mio computer...) come si può risolvere?
Certo si potrebbe cambiando hardware, ma penso che il costo sia troppo
elevato per molti, io ad esempio non posso permettermi di cambiare
portatile... Credo che in questi casi scendere a compromessi sia una
cosa non necessariamente negativa... Insomma tra un sistema
completamente chiuso e uno quasi completamente libero, sia preferibile
la seconda, o ci sono altre proposte da fare?
ciao!

matteo

>
> ciao
>
> alexus / dotcommon
>
> --
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