[fsfe-it] segnalazione Ubuntu Jaunty su FB

saint at eng.it saint at eng.it
Tue Apr 14 12:58:25 CEST 2009


>>>>> "AC" == Alexjan Carraturo <axjslack at gmail.com> writes:

AC> Io la sapevo diversa.....

AC> Ubuntu is an acient african word that means that Slackware it's
AC> too hard for me", ma ovviamente è la versione di uno slackwarista.

AC> La discussione è relativamente seria, e con numerosi aspetti
AC> controversi. Più volte mi sono trovato a scrivere in merito ma
AC> vorrei sentire prima i vari pareri in merito.

Premesso che non  esiste la distribuzione perfetta, io  sono un utente
Debian affezionato,  ma anche Debian  ogni tanto prende e  parte lungo
percorsi lisergici.

Ubuntu  ha due  difettacci,  tutti derivati  dalla  volontà di  essere
facile e gradevole a tutti i costi: uno è quello ideologico, l'altro è
quello tecnico. 

Transigere sul primo con leggerezza non è una cosa positiva, una volta
che  ti hanno  fatto accettare  una prima  deviazione  possono fartene
accettare  altre, d'altro  canto  si  può vedere  la  mossa di  Ubunto
rimpiazzare quanto più il software proprietario possibile sul PC di un
utente medio,  e vista da questo  punto di vista  "in Ubuntu rimangono
pochi pezzi di software proprietario". Sono punti di vista.

Per uno Unix madrelingua come  mia moglie o il sottoscritto, approdati
anni fa nella Libera Isola  di Debian, usare pezzi proprietari è male,
che i pezzi  proprietari ci sono solo per alcune  architetture - e non
sempre i  replacement liberi riescono, usare  Flash sul mio  iMac G4 è
quasi impossibile,  su quello  di mia moglie  va meglio, ma  credo che
abbia uno script che prevede il sacrificio di un gallo nero...

Per  mia mamma,  che dei  computer ha  paura (a  torto, che  usava una
'videoscrittura' che  era user friendly come il  CPM), Ubuntu potrebbe
essere un qualcosa che le fa smettere di usare Vista.

Per  uno Unix  madrelingua come  mia moglie  o il  sottoscritto, certe
scelte di  Ubuntu sono  da scrotocefali -che  o usi Ubuntu  come hanno
pensato  loro oppure  sono dolori  e sudore-,  mia mamma  delle scelte
tecniche se  ne farebbe un baffo  (salvo che la manutenzione  al PC la
fanno figlio e nuora).

Ad Alexjan piace Slackware, a Serra Ubuntu. Non c'è nulla di sbagliato
in questo, al la delle battute  c'è un posto per ogni distribuzione ed
una distribuzione per ogni posto.

Tenendo  ben  presente quali  sono  i  problemi,  tecnici o  meno,  di
ciascuna.

E nessuna è "ringraziare e passi lunghi e ben distesi".

Tornando a quel catorcio di feisbuc.

Non possiamo modificare le menti  di migliaia o milioni di persone, se
non ricordo male c'è una cosa chiamata "libertà" di mezzo :) :) :).

Che si  faccia sapere che  c'è il Software  Libero non è mai  male. Si
comincia prima ad usarlo perché è "comodo" (ovvero fa quello che serve
- sia questo modificare una immagine caricata col drag and drop oppure
avere sotto  le dita una macchina di  cui si è root  senza aver dovuto
"vendere l'anima"(1) per questo), poi ci si rende conto che tutto quel
software c'è e lo puoi usare perché è Libero, ti rendi conto - a parer
mio - che il beneficio che  hai avuto (buon software a costo irrisorio
oppure una shell sul tuo PC) è un qualcosa che è difeso da una Idea, e
cominci ad amare l'Idea.

-- 
 /\           ___                                    Ubuntu: ancient
/___/\_|_|\_|__|___Gian Uberto Lauri_____               African word
  //--\| | \|  |   Integralista GNUslamico            meaning "I can
\/                   e coltivatore diretto               not install
                               di software                   Debian"

(1) prima che  ci fosse GNU/Linux, a Padova  c'era qualche possibilità
di diventare  root di una delle  macchine del DEI. Il  che voleva dire
che dovevi passare tanto tempo su quella macchina per farla funzionare
anche  per gli  altri. Ti  divertivi  come un  matto ma  gli esami  ne
risentivano...




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