[FSFE] Ask Your Candidates: i partiti italiani consolidano la loro posizione sull'adozione del Software Libero e Open Source nella PA

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Fri Mar 2 14:55:33 CET 2018


 = Ask Your Candidates: i partiti italiani consolidano la loro posizione sull'adozione del Software Libero e Open Source nella PA =

[ Read online: https://fsfe.org/news/2018/news-20180302-01.it.html ]

La Free Software Foundation Europe (FSFE) pubblica i risultati del
questionario inviato ai maggiori partiti in corsa per le elezioni
politiche del 4 Marzo in Italia, in merito alla campagna Ask Your
Candidates promossa dalla stessa FSFE. Abbiamo ricevuto un riscontro
positivo da "Movimento 5 Stelle", "Liberi e Uguali", "Partito
Democratico" e "Potere al Popolo". Purtroppo, nessuna risposta da
"+Europa", "Forza Italia", "Fratelli d'Italia" e "Lega Nord".

La campagna Ask Your candidates [1] ha luogo da molti anni ormai, e il
suo obiettivo è quello di conoscere il grado di attenzione e/o
propensione di candidati e partiti rispetto i temi sostenuti
dall'associazione quali Software Libero, Formati Standard Aperti,
Libertà Digitali, Net-Neutrality.

In particolare, FSFE desidera far sapere agli elettori e cittadini
interessati, quale sia la posizione dei soggetti intervistati
sull'impiego del Software Libero e Open Source nella Pubblica
Amministrazione, argomento già presente in giurisprudenza per mezzo
degli Articolo 68 [2] e Articolo 69 [3] presenti nel Codice
dell'Amministrazione Digitale (CAD) [4], ma in continuo divenire per la
natura stessa del software e delle volontà politiche in essere.

Ecco in sintesi i risultati del questionario, ordinati in base al tempo
di ricezione delle risposte, di cui potete avere il testo completo qui
[5]. In sintesi, la campagna ha avuto un riscontro positivo su Movimento
5 Stelle, Liberi e Uguali, Partito Democratico e Potere al Popolo con
particolare enfasi sui temi sollevati da parte dei primi due. Le
risposte dai candidati di M5S, Liberi Uguali e Potere al Popolo sono di
piena condivisione e approfondimento, da quelli del PD di approvazione e
continuità. Non sono pervenute risposte da +Europa, Forza Italia,
Fratelli d'Italia, Lega Nord.

 == Risultato ==

Federico D'Incà e Anna Laura Orrico, candidati del *Movimento 5 Stelle*,
individuano nel Software Libero un beneficio per la Pubblica
Amministrazione in termini di " indipendenza dai fornitori, sicurezza e
accessibilità a tutto il proprio patrimonio informativo" ed intravedono
sostanzialmente lo stesso beneficio con l'adozione di formati Standard
Aperti. Sono concettualmente favorevoli all'introduzione del Software
Libero e dei formati aperti nei percorsi scolastici ed universitari, e
ritengono il Codice Amministrazione Digitale una norma esaustiva sulla
cui applicazione è necessario vigilare. Sulla neutralità della rete la
posizione è nettamente favorevole e presente formalmente nel programma
del M5S che ritiene la net neutrality un "prerequisito necessario e
indispensabile per la libertà d'espressione".

Luca Casarini, candidato di *Liberi e Uguali*, non solo esprime piena
adesione ai principi del Software Libero, ma sostiene anche "con forza
la migrazione per legge dai software proprietari a quello libero e Open
Source nella PA". Intravede inoltre nell'adozione del Software Libero
nei percorsi scolastici ed universitari "una vera e propria scelta
strategica ed educativa all’emancipazione dall’utilizzo e dalla
dipendenza dai programmi proprietari". L'esponente di Liberi e Uguali
sostiene con forza il Codice dell'Amministrazione Digitale, e si impegna
a vigilare sul suo rinnovo per evitare che venga depotenziato
ulteriormente in favore di compromessi non in linea con lo spirito
originale della legge, come "il depotenziamento dell’art.68 in
particolare, ma anche l’abrogazione espressa dell’articolo 50-bis, che
aveva introdotto la continuità operativa" avvenuto durante la riforma
del CAD. Sulla net-neutrality pienamente favorevole, in virtù di
"pluralismo informatico", diritti e libertà dei cittadini.

Paolo Coppola, candidato del *Partito Democratico*, è favorevole
all'impiego del Software Libero nella PA e vede nel Codice
dell'Amministrazione Digitale, su cui è impegnato in prima linea, lo
strumento cardine, già in essere, volto a promuoverne e sostenerne
l'uso. Sottolinea inoltre che, per quanto riguarda il software
commissionato dalla PA, "la posizione è quella espressa dall'art. 69 del
CAD: deve essere a codice sorgente aperto e reso disponibile
gratuitamente". Sull'introduzione di Software Libero e formati aperti
nei percorsi scolastici e universitari, fa fede sempre l'articolo 68 del
CAD. L'esponente del PD ritiene inoltre che la normativa presente nel
CAD sia esaustiva, e annuncia la pubblicazione a breve di linee guida
volte a garantirne il rispetto. Similmente decisa e favorevole la
posizione sulla net-neutrality: "rete e piattaforme digitali devono
essere neutrali".

*Potere al popolo* esprime mediante i suoi candidati una generale linea
di partito coerente e convergente con i principi relativi al Software
Libero sostenendo che "l'utilizzo e l'introduzione di una visione volta
all'uso di licenze copyleft contribuirà alla tutela dei lavoratori
decentrando l'autorità delle multinazionali", dichiarandosi certamente
favorevoli all'adozione di formati aperti e software libero all'interno
della Pubblica Amministrazione. Gli stessi citano finanche Richard
Stallman nel sostenere che "se la scuola insegna l’uso del software
libero, potrà sfornare cittadini pronti a vivere in una società
digitale". A differenza degli altri intervistati, trovano insufficienti
gli Art. 68 e 69 del CAD e auspicano norme più intransigenti che
escludano il software proprietario. Piena adesione anche alla net-
neutrality, con un critica all’organo europeo BEREC ritenuto
"insufficiente nella definizione delle norme riguardanti la rete."

 == Conclusioni: ==

FSFE lancia la prima campagna Ask Your Candidate in Italia e rileva con
grande soddisfazione che tutti i partiti e i candidati che hanno
risposto alle nostre domande - in ordine di ricezione: Movimento 5
Stelle, Liberi e Uguali, Partito Democratico e Potere al Popolo - sono
favorevoli all'adozione del Software Libero e di formati aperti da parte
della Pubblica Amministrazione, e allo stesso modo in scuole ed
università. Tale consenso condiviso tra questi partiti, che in base agli
ultimi sondaggi raggiungerebbero se sommati più del 50% dei voti, apre
la strada a numerose possibilità in merito all'impiego del Software
Libero nella PA, in linea con la campagna FSFE Public Money? Public
Code! [6]. Quest'ultima trova negli Art.68 e Art.69 del CAD una sua
realizzazione più prossima mediante il consolidamento della normativa
esistente nell'interesse dei cittadini e dei servizi pubblici a loro
rivolti. Infine, obiettivo di questa campagna è anche quello di
conoscere le intenzioni dei candidati in merito alle libertà digitali e
alla Net-Neutrality.

 1: https://fsfe.org/campaigns/askyourcandidates/askyourcandidates
 2: http://www.agid.gov.it/cad/art-68-analisi-comparativa-soluzioni
 3: http://www.agid.gov.it/cad/art-69-riuso-soluzioni-standard-aperti
 4: https://cad.readthedocs.io/it/v2017-12-13/
 5: https://fsfe.org/campaigns/askyourcandidates/201803-italy-general-elections
 6: https://publiccode.eu/

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