[FSFE] Come far rispettare a Microsoft le Autorità Europee

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Mon Apr 4 13:01:34 CEST 2005


Come far rispettare a Microsoft le Autorità Europee: 
FSFE raccomanda un monitoraggio costante


La Free Software Foundation Europe (FSFE) e il Samba Team hanno 
presentato una serie di condizioni che permetterebbero a Microsoft di
rispettare la decisione della Corte Europea di Prima Istanza del
dicembre 2004.

"Per scrivere software interoperabile, gli sviluppatori usano i
cosiddetti file IDL (Interface Definition Language). Poiché al momento
questi file vengono tenuti segreti da Microsoft, nessuno può scrivere
software interoperabile. Per adempiere agli obblighi, Microsoft dovrebbe
renderli disponibili assieme ad una descrizione dei metodi di cifratura
utilizzati, con una licenza che permetta di implementarli sotto forma di
software libero.  Questo è l'unico modo per essere sicuri che il Samba
Team abbia una reale possibilità di competere e interoperare con
Microsoft", spiega Georg Greve, presidente di FSFE. E continua: "Date
le passate esperienze, raccomandiamo alla Commissione di fissare una
data di consegna molto precisa per queste specifiche".

Lo scorso dicembre, la Corte europea ha deciso che a Microsoft non
dovesse essere concesso di espandere ulteriormente il suo monopolio
negando ai concorrenti le informazioni necessarie per l'interoperabilità
e ha richiesto che la decisione antitrust fosse messa in atto
immediatamente.

"Microsoft non potrà più nascondersi a lungo dietro ad affermazioni
vaghe come 'ci adegueremo'", precisa Carlo Piana, avvocato della FSFE,
"È ora di vedere in che modo sono disposti ad adeguarsi. La nostra
proposta è molto equilibrata e non comporta di svelare più informazione
di quanta il Samba Team potrebbe ricavare dall'analisi del traffico di
rete generato dal software di Microsoft, impone solo di divulgare i
protocolli di rete in modo tempestivo. Abbiamo chiesto alla Commissione
di sottoporre la nostra proposta ad un esperto indipendente affidabile".

Nella recente proposta di FSFE, lo sviluppatore Samba Jeremy Allison ha
puntualizzato che "Le definizioni IDL sono semplicemente un modo per
descrivere un'interfaccia; esse descrivono un protocollo". Per
sviluppare prodotti interoperabili è necessario avere accesso a queste
specifiche. "È come dover conoscere la grammatica e l'ortografia per
scrivere in una lingua", conclude Allison.

Per quanto riguarda la cifratura, Allison dice: "La cifratura del
traffico in rete è una pratica ben stabilita e non è un'innovazione di
Microsoft. Ma per poter interoperare con successo è necessario sapere
quale tipo di cifratura viene usata, in quali circostanze e con che tipo
di chiavi".

Riguardo agli indennizzi reclamati da Microsoft, l'Avv. Carlo Piana
afferma: "Le informazioni che abbiamo richiesto non sono segrete perché
sono preziose, sono preziose perché sono segrete. In più, siamo convinti
che Microsoft sia stata già risarcita più volte grazie alla sua
posizione di monopolio, come dimostrano i suoi straordinari profitti,
resi possibili anche dal "lock-in" tecnologico causato dalla
inseparabilità di client e server".

L'unico indennizzo ragionevole che non impedirà di raggiungere lo scopo
della decisione della Commissione Europea sarebbe un pagamento una
tantum per ottenere copia della documentazione dei protocolli. Una cifra
ragionevole potrebbe essere rappresentata dal prezzo pagato dagli
sviluppatori per accedere al Microsoft Developers Network (MSDN), che
contiene informazioni simili.

Così come prevedono le regole di accesso al MSDN, sarebbe ragionevole
far pagare gli sviluppatori per le versioni aggiornate e riviste dei
documenti riguardanti i protocolli, tuttavia questi dovranno essere
forniti in modalità completa e tempestiva, hanno enfatizzato FSFE e Samba
Team.

"Il mondo del software libero ha ancora una volta mostrato come sia
capace di fornire un lavoro di alta qualità anche in circostanze
avverse", riassume Georg Greve. "Con questa proposta della FSFE e del
Samba Team, la Commissione Europea ha ora nelle mani tutto ciò che è
necessario per far sì che la sua decisione sia effettivamente
rispettata. Tuttavia, tenendo conto del modo in cui Microsoft ha finora
combattuto per "obbedire" alla decisione, raccomandiamo di tener
d'occhio il suo comportamento in modo continuo".



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