[FSFE]Golpe giuridico all'Ufficio Brevetti Europeo.

[FSF Europe]

                            Golpe giuridico all'Ufficio Brevetti Europeo.
                        EuroLinux chiede ai Governi Europei di sostituire
                          la direzione dell'Ufficio Brevetti Europeo e di
                                     rafforzare il controllo democratico.

                                                       Alleanza EuroLinux

                                                   petition.EuroLinux.org

                           Comunicato Stampa

   Monaco, Parigi, 5 Novembre 2001.

   Senza aspettare che il voto del Parlamento Europeo su di una
   direttiva a proposita` della brevettabilita` del software,
   l'Ufficio Brevetti Europeo (EPO, European Patent Office) ha appena
   pubblicato una nuova direttiva per gli esaminatori che estende il
   campo di brevettabilita` in Europa al software, ai modelli
   economici e alla matematica [1,2].

   Questa decisione costituisce una violazione della democrazia
   europea e una provocazione nei confronti dei governi che hanno
   pubblicamente affermato nel Novembre 2000 di vover un controllo
   politico piu` stretto sull'Ufficio Brevetti Europeo, governi che
   hanno anche deciso di mantenere la eccezione alla brevettabilita`
   per i programmi per elaboratore [3].

   Questa decisione, vergognosa e inaccettabile, costituisce anche una
   violazione dell'articolo 22 della Concenzione Europea Sui Brevetti,
   articolo che prevede che solo il Collegio di Appello Allargato
   possa prendere decisioni su questioni importanti di politica
   brevettuale.  Nonostante cio`, l'Ufficio Brevetti Europeo ha esteso
   il campo della pratica brevettuale europea con delibere interne del
   proprio comitato direttivo per non dover chiedere il parere dei
   governi europei.  L'Ufficio Brevetti Europeo ha cercato di aggirare
   il controllo democratico dei governi europei attraverso audaci
   processi amministrativi. L'Ufficio Brevetti Europeo ignora le
   autorita` che lo dirigono [4]. L'Ufficio Brevetti Europeo disprezza
   l'80% delle aziende che producono software, aziende contrarie alla
   brevettabilita` del software [5.6].

   EuroLinux chiede che i governi europei prendano una posizione.

   Tutti i progetti per una direttiva sulla brevettabilita` del
   software, basate sull'opinione dei governi europei e redatte dal
   Direttorato Generale Per Il Mercato Interno, richiedono che
   l'Ufficio Brevetti Europeo agisca in modo controllabile e
   ragionevole. Invece controllo e buon senso non sembrano termini
   appropriati per il comportamento corrente dell'Ufficio Brevetti
   Europeo. Percio` EuroLinux chiede ai governi di:

     * esprimere chiaramente la propria oppozione alla brevettabilita`
       del software e delle invenzioni intangibili.

     * dimostrare all'pinione pubblica la propria capacita` di
       controllare l'Ufficio Brevetti Europeo sostituendo con urgenza
       la direzione attuale, responsabile di ripetute violazioni della
       Convezione Europea Sui Brevetti e della Conferenza Diplomatica.

   EuroLinux chiede a tutte le aziende, a tutti gli utenti di software
   e a tutto i cittadini che desiderano proteggere l'innovazione nel
   software in Europa e la libera concorrenza nella societa`
   dell'informazione, di unirsi alle 90.000 persone e alle 300 aziende
   che appoggiano la nostra perizione per un'Europa libera dai
   brevetti [7].

Riferimenti

   [1] Comunicato stampa dell'EPO sulle nuove regole di valutazione
       per il software:
   http://swpat.ffii.org/cnino/epgl01A/indexen.html

   [2] Nuove regole dell'EPO per la valutazione del software:
   http://www.epo.co.at/legal/gui_lines/f/c_iv_2.htm

   [3] Comunicato stampa dell'EPO dopo la conferenza del Novembre 2000
   http://www.european-patent-office.org/news/pressrel/2000_11_29_e.htm

   [4] Rubare con un effetto benefico, una storia che spiega come
   l'EPO ha potuto brevettare l'inbrevettabile:
   http://swpat.ffii.org/stidi/epc52/moses/indexen.html

   [5] I risultati della consultazione promossa dalla Commissione Europea:
   http://europa.eu.int/comm/internal_market/en/indprop/softanalyse.pdf

   [6] Protezione accettabile della proprieta` intellettuale sul software,
   un'indagine sugli sviluppatori di programmi e sui consulenti legali:
   http://www.pro-innovation.org/rapport_brevet/economy/
              /elsevier/acceptable.pdf

   [7] La petizione EuroLinux: http://petition.eurolinux.org

A proposito di EuroLinux - www.EuroLinux.org

   L'Alleanza Eurolinux per una libera infrastruttura
   dell'informazione e` una coalizione di aziende e organizzazione
   senza fini di lucro, unite per promuovere e proteggere una forte
   cultura europea del software basata su standard aperti, libera
   concorrenza, Linux e il software open source. Aziende, membri e
   sostenitori di EuroLinux sviluppano o vendono software per sistemi
   operativi come Linux, MacOS o Windows, usando licenze libere,
   semi-libere o non-libere.
   
   L'Alleanza EuroLinux ha lanciato il 16 Giugno 2000 una petizione
   elettronica per proceggere l'innovazione nel software in Europa.
   La petizione EuroLinux ha ricevuto finora un massiccio appoggio a
   parte di piu` di 90.000 cittadini europei, 2000 imprenditori e 300
   aziende.

   L'Alleanza EuroLinux ha organizzato con l'ambasciata francese in
   Giappone, nel 1999, la prima conferenza Europa-Giappone su Linux e
   il Software Libero. L'Alleanza Eurolinux e` parte dell'iniziativa
   del sito www.freepatents.org per promuovere e proteggere
   l'innovazione e la concorrenza nell'industria europea della
   tecnologia dell'informazione.

   Contatti per la stampa:

   Francia ed Europa: Jean-Paul Smets jp at smets.com +33-6 62 05 76 14
   Germania ed Europa: Harmut Pilch phm at ffii.org +49-89 127 89 608
   Danimarca ed Europa del nord: Anne Østergaard aoe at sslug.dk
   Belgio: Nicolas Pettiaux nicolas.pettiaux at linuxbe.org

   URL permanete per questo comunicato stampa:

   http://petition.EuroLinux.org/pr/pr14.html

Legalese

   Linux e` un marchio registrato di Linus Torvalds.
   Tutti gli altri marchi sono delle rispettive aziende.