[Milano] Spunto di riflessione

Stefano Costa Bot stefano.costa.bot at gmail.com
Tue Apr 24 11:41:05 CEST 2018


" Allora mi chiedo dove sta la mia libertà di scelta,  io vorrei poter
avere la possibilità di non usare per niente i miei dati, dipende forse da
questioni strutturali di economia non concedere di evitare l'uso di
inserzioni pubblicitarie? "

Stai confondendo le cose. La GDPR serve ad aumentare la trasparenza
nell'uso che viene fatto dei tuoi dati, ma non è affatto una clausola
contrattuale sulla quale tu puoi mettere o meno la firma.
In termini pratici: in questo modo hai una idea più precisa di cosa venga
fatto coi tuoi dati e in certi casi la rimozione degli stessi, ma NON dà
facoltà all'utente di dare o meno un consenso. L'utente se non soddisfatto
rescinde il contratto (e si fa cancellare i suoi dati connessi al'uso del
servizio prestato).

Quando tu usi FB,Google od altro sottoscrivi un contratto che in termini
brutali dice "io ti dò un servizio gratis in cambio ti profilo e vendo i
profili ad agenzie pubblicitarie". La GDPR ha come effetto di rendere
esplicita tale clausola, ma non invalida il contratto che hai sottoscritto.

Sempre come esempio pratico Zuckerberg ha esplicitamente detto "se l'utente
non vuole essere profilato deve pagare un abbonamento" durante l'audizione
al Congresso.

2018-04-24 9:50 GMT+02:00 Maria Pia Dall'Armellina <
mariapia.dallarmellina at gmail.com>:

> Un saluto a tutti/e.
> Con la presente voglio sottoporre alla vostra attenzione una riflessione
> sul nuovo regolamento europeo per la protezione dei dati che ho appreso
> dalle " insistenze" di Facebook di verificare le mie impostazioni personali.
> Premetto che non ho letto il testo del regolamento e se qlc gentilmente
> trovasse una versione in italiano e la girasse qui, sarebbe gradito, ma
> nelle scelte di come utilizzare i dati mi trovo di fronte a delle non
> scelte. Ad esempio, come anche su Google, non mi si chiede se posso
> scegliere di dare il permesso per usare i dati oppure di non usarli ma se
> usarli per profilarmi oppure di usarli in termini generici.
> Allora mi chiedo dove sta la mia libertà di scelta,  io vorrei poter avere
> la possibilità di non usare per niente i miei dati, dipende forse da
> questioni strutturali di economia non concedere di evitare l'uso di
> inserzioni pubblicitarie?
> Le inserzioni pubblicitarie rappresentano indirettamente una tassa di
> servizio? Se io non volessi vedere le inserzioni potremmo ipotizzare una
> gestione pubblica dei servizi dove pago una tassa per le infrastrutture e
> chi vuole sceglie di avere la pubblicità?  Sicuramente vi sembrerò un po'
> ingenua e illusa ma ad oggi sarebbe possibile ipotizzare uno scenario dove
> ci siano spazi esenti da pubblicità che vivono solo per essere un servizio.
> Non so, mi rendo conto della mia ignoranza che facilita le mie proiezioni
> ideali, ma vorrei capire la posizione di fsfe in merito, come declina il
> concetto di libertà, in che modo può lobbizzare il Parlamento europeo per
> una gestione equa dei diritti e doveri del cittadino definendo a priori il
> contesto di equità.
> ....nel frattempo ho sospeso l operazione di aggiornamento dei dati quando
> mi é stato richiesto di attivare il riconoscimento facciale e quando per le
> condizioni di privacy ho visto che l' alternativa era rinunciare al
> servizio.
> Un grazie in anticipo a chi vorrà esprimersi in merito
> Buona giornata a tutti
> Maria Pia Dall'Armellina
>
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