FSFE: "Microsoft offre una mela avvelenata" - "Le lodi si sono rivelate premature"
La Free Software Foundation Europe (FSFE) critica l'offerta di Microsoft di pubblicare il codice sorgente invece dei protocolli.
Georg Greve, Presidente della FSFE spiega: "La Commissione Europea ha chiesto a Microsoft di pubblicare i propri protocolli per consentire ad altri di scrivere software interoperabile, in modo da ristabilire la concorrenza. Non sembra quello che è accaduto, visto che i termini in cui i protocolli sarebbero stati resi disponibili sono quantomeno oscuri. Quello che è stato fatto è invece la pubblicazione di codice sorgente, cosa che non era richiesta".
In un comunicato stampa [1] Microsoft ha annunciato ieri "di licenziare tutto il codice sorgente di Windows Server", e questo sottolineerebbe la volontà di Microsoft di rispettare le condizioni chieste dalla Commissione.
Secondo la FSFE, questo comportamento non è di alcun aiuto, ma anzi causerebbe ulteriori problemi. Carlo Piana, legale della FSFE spiega: "Questo 'impegno' è avvelenato; esso peggiora ulteriormente la situazione per il software libero, visto che Microsoft detiene i diritti d'autore su quel codice sorgente: gli sviluppatori che leggessero il codice non potrebbero reimplementarlo sotto forma di software libero, per timore di incorrere in una violazione del diritto d'autore".
Piana prevede che potrebbe accadere anche di peggio: "Microsoft potrebbe tentare di soffocare la concorrenza tramite azioni di violazione di diritto d'autore, sostenendo che gli sviluppatori 'potrebbero' aver letto il codice sorgente".
Georg Greve aggiunge: "Infatti. Come potrebbero gli sviluppatori scrivere software interoperabile senza leggere il codice sorgente, visto che le specifiche dei protocolli non sono disponibili? Chi mangia quella mela si avvelena col loro copyright".
Dopo aver dato il benvenuto alle nuove licenze "Shared Source" [2] di Microsoft, che hanno migliorato in modo sostanziale le precedenti pratiche di licenza, la FSFE aveva concesso a Microsoft il beneficio del dubbio.
"Ma ora sembra chiaro che questo era solo l'ennesimo stratagemma di marketing: ieri Microsoft si è comportata come un rapinatore che, richiesto di deporre la pistola, vi lancia contro una granata. Le nostre lodi si sono rivelate premature, viste in retrospettiva" conclude Greve.
[1] http://www.microsoft.com/presspass/press/2006/jan06/01-25EUSourceCodePR.mspx [2] http://mail.fsfeurope.org/pipermail/press-release/2005q4/000120.html
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