http://fsfeurope.org/documents/wiwo.it.html
Verso una
"Organizzazione Mondiale della Ricchezza Intellettuale"
Supportando la Dichiarazione di Ginevra
La Dichiarazione di Ginevra [1] è un significativo passo verso la creazione
di una larga coalizione di persone, organizzazioni e Paesi [2] che chiedono
che la comunità internazionale ripensi gli scopi ed i meccanismi per i quali
viene offerto il controllo monopolistico su alcuni tipi di conoscenza. La
dichiarazione offre molti soggerimenti costruttivi e concreti per il
cambiamento di scopi, politiche e priorità della WIPO, e fornisce ampi e
dettagliati argomenti per ridisegnare gli istituti del diritto d'autore e dei
brevetti per un migliore servizio dell'interesse pubblico di tutta l'umanità.
Siamo convinti che nuove risposte talvolta richiedano domande nuove e non una
ripetizione più attenta di quelle vecchie. Una Organizzazione Mondiale della
Proprietà Intellettuale (World Intellectual Property Organisation o WIPO)
sarà, comprensibilmente, sempre incline all'applicazione di quell'insieme
preselezionato di strumenti di monopolizzazione a cui ci si riferisce con
«Proprietà Intellettuale»; un termine che troviamo carico ideologicamente e
pericolosamente ignaro delle significative differenze che esistono fra le
molte aree della giurisprudenza che cerca di sottintendere.
Mentre potrà cercare nuove forme, possibilmente più sostenibili dal punto di
vista sociale, per garantire monopoli simili alla proprietà sulle diverse
forme di conoscenza, la WIPO non tenderà facilmente a cercare soluzioni
alternative. La WIPO non è quello che ci serve.
Abbiamo bisogno di una World Intellectual Wealth Organisation (Organizzazione
Mondiale della Ricchezza Intellettuale), dedicata alla ricerca e alla
promozione di modalità nuove e creative per incoraggiare la produzione e la
disseminazione della conoscenza. Una garanzia di monopoli limitati o di un
controllo limitato su certi tipi di conoscenza potrà esser parte degli
strumenti di questa nuova organizzazione, ma non il solo e neanche il più
importante.
Promuoviamo e appoggiamo la Dichiarazione di Ginevra, ed invitiamo i suoi
autori, i firmatari, e le Nazioni Unite a iniziare a pensare non solo
riguardo al ruolo che potrebbe avere la WIPO, ma piuttosto al tipo di
organizzazione di cui abbiamo bisogno al suo posto.
Riferimenti
[1] Dichiarazione di Ginervra:
http://www.cptech.org/ip/wipo/genevadeclaration.html
[2] Proposta dell'Argentina e del Brasile per stabilire una agenda di
sviluppo della WIPO:
http://www.wipo.int/documents/en/document/govbody/wo_gb_ga/pdf/wo_ga_31_11.…
Firmatari
Organizzazioni
* ANSOL - Associação Nacional para o Software Livre
* APRIL
* Asociación Software Libre y Patrimonio Intelectual Libre
* Assoli - Associazione Software Libero
* Free Software Foundation Europe
* Fundación Conocimiento Libre
* La Fundación Vía Libre
* Linux User Group Bozen-Bolzano-Bulsan
* Movimento Costozero
* Netzwerk Neue Medien
* UKUUG - the UK's Unix and Open Systems User Group
* Verein zur Förderung Freier Software
* Vrijschrift
* WilhelmTux
* Ynternet.org - Free communication for communities
Individui
* Alex Hudson
* Beatriz Busaniche
* Benoît Sibaud
* David Ayers
* Federico Heinz
* Francis MUGUET
* Frédéric Couchet
* Georg Greve
* Graham Seaman
* Jeroen Dekkers
* Jonas Oberg
* Marc SCHAEFER
* Markus Beckedahl
* Matthias Kirschner
* MJ Ray
* Pablo Machón
* Patrick Ohnewein
* Reinhard Müller
* Richard Stallman
* Rik van Riel
* Sébastien DINOT
* Simone Piccardi
* Stefano Maffulli
* Théo Bondolfi
* Volker Dormeyer
1. Concezione della FSFE
2. Microsoft è contenta che la FSFE prenda parte al suo processo d'appello?
3. La FSFE interviene alla Corte Europea
4. La FSFE si presenta ad "Ars Electronica"
5. GNU/Linux World Expo a Milano
6. La FSFE alla conferenza delle Nazioni Unite sul commercio e lo sviluppo
7. È disponibile la mailing list spagnola per i comunicati stampa
1. Concezione della FSFE
Nel corso dello sviluppo della sezione "Informazioni" del sito web della
FSFE, è stata aggiunta una pagina che spiega i principi condivisi
dall'organizzazione. Raccomandiamo a chiunque sia interessato al lavoro
della FSFE di leggere questa pagina, che ne spiega la concezione
filosofica:
http://www.fsfeurope.org/about/self-conception.it.html
2. Microsoft è contenta che la FSFE prenda parte al suo processo d'appello?
Come menzionato nella newsletter di Luglio, la Commissione Europea ha
invitato la FSFE a supportarla nella causa con Microsoft. Handelsblatt,
il più influente quotidiano economico tedesco, sostiene che Microsoft ha
inviato una lettera di due pagine alla Corte Europea, sostenendo che la
FSFE non dovrebbe essere coinvolta nel caso. Quando Handelsblatt ha
chiesto a Microsoft chiarimenti in proposito, il portavoce della società
ha negato che fosse stato fatto un tale tentativo, sostenendo che un
maggior numero di terze parti coinvolte porterà benefici alla causa.
Non è stato fatto alcun commento sul fatto che questa posizione sia
collegata alla richiesta di Microsoft che le proprie spese legali siano
pagate dalle terze parti che sostengono la Commissione Europea.
3. La FSFE interviene alla Corte Europea
Nel frattempo Carlo Piana e Jeremy Allison sono intervenuti per la prima
volta nel processo, rappresentando anche il Samba team. Hanno sostenuto
che, per rendere possibile la competizione tra sistemi diversi, Microsoft
deve rendere pubbliche le specifiche dei protocolli di rete usati da
MS-Windows, chiarendo che non occorre che Microsoft renda pubblico il
codice sorgente dei sistemi operativi Windows. L'udienza è continuata il
1 Ottobre e la decisione finale dovrebbe essere resa nota entro la fine
del mese.
4. La FSFE si presenta ad "Ars Electronica"
Durante "Ars Elecronica 2004" a Linz (Austria), Georg Greve ha
partecipato ad una discussione sui "beni pubblici digitali" insieme a
Lawrence Lessig. Poco prima, si è svolta la cerimonia di consegna del
premio "Netvision", assegnato all'organizzazione "Creative Commons".
5. GNU/Linux World Expo a Milano
La FSFE ha presentato uno stand al GNU/Linux World Expo a Milano e
Stefano Maffulli ha tenuto due interventi presentando le attività della
FSFE. Durante l'evento molte imprese si sono rivolte allo staff FSFE
esprimendo interesse per la possibilità di rilasciare il proprio software
sotto licenze libere e chiedendo indicazioni e aiuto in proposito. Il
Software Libero commerciale sta diventando un'opportunità di mercato
sempre più realistica.
6. La FSFE alla conferenza delle Nazioni Unite sul commercio e lo
sviluppo
Georg Greve ha partecipato all'"Expert Meeting on Free Software" alla
Conferenza delle Nazioni Unite sul commercio e lo sviluppo a Ginevra.
Durante la sessione dedicata alle prospettive economiche del Software
Libero, ha parlato del Software Libero e del suo ruolo per il progresso
della società dell'informazione, in particolare nei paesi in via di
sviluppo.
7. È disponibile la mailing list spagnola per i comunicati stampa
La FSFE ha inaugurato una mailing list per ricevere i comunicati stampa
in lingua spagnola. È la sesta lingua in cui vengono pubblicati i
comunicati stampa disponibili su:
http://www.fsfeurope.org/press/
È sempre apprezzato l'aiuto per le traduzioni in altre lingue, si veda:
http://www.fsfeurope.org/contribute/translators.it.html
L'elenco di tutte le newsletter della FSFE si trova su
http://www.fsfeurope.org/news/newsletter.it.html
Il Gruppo Allianz si troverà in difficoltà a causa dei brevetti software
4 Ottobre 2004
Gentiel Sig. Diekmann,
ha mai preso in considerazione l'idea di offrire un'assicurazione
generale ad un agente di borsa contro la perdita di denaro? Per quanto
possa sembrare assurdo, in questo momento la Commissione Europea sta
seriamente considerando di adottare una misura equivalente.
Il Consiglio Europeo e la Commissione Europea cercano di introdurre i
brevetti sul software in Europa: non solo questo minaccia ogni azienda
che opera in Europa, ma [1]scienziati di tutto il mondo pensano che
rappresenti un grave pericolo per le economie nazionali dell'Europa.
Oltre agli studi conosciuti finora, recenti pubblicazioni di
[2]Pricewaterhouse Coopers (PwC) e di [3]Deutsche Bank Research
sottolineano ulteriormente l'effetto dannoso dei brevetti software.
Come sostiene PwC, citata dal sito [4]The Register: "Un regime blando
[...] nel passato ha condotto ad una industria del sofware innovativa
e competitiva con basse barriere all'entrata. I brevetti software, che
servono a proteggere le invenzioni di natura non tecnica, potrebbero
abbattere l'alto tasso di innovazione."
La realtà dei brevetti software è ben conosciuta per il suo carattere
meramente speculativo. Benchè generalmente giustificati da nobili
finalità, come la promozione dell'innovazione, studi condotti dal
[5]Massachusetts Institute of Technology (MIT) o dalla [6]Commissione
Tedesca sui monopoli mostrano che i brevetti software sono dannosi per
l'innovazione.
Le domande di rilascio di brevetti software sono come delle puntate a
una roulette che può far "vincere" una causa legale da miliardi di
euro. Ogni grande azienda che faccia uso di software potrebbe trovarsi
a dover incassare una simile "vincita": quanti più soldi sono in gioco
e quanto più software si utilizza, tanto più alte saranno le
probabilità di essere bersagliati. Le aziende profittevoli che, come
il gruppo Allianz, dipendono in larga parte dal software per la loro
attività, corrono il rischio di essere particolarmente colpite dalla
legalizzazione dei brevetti software nell'Unione Europea.
Se questi piani della Commissione Europea sono già abbastanza
preoccupanti, c'è un altro aspetto per cui dovrebbero riguardarla.
Rendendosi conto dell'effetto dannoso e potenzialmente devastante che
i brevetti software possono avere sulle imprese e sulle economie
europee, la Commissione Europea sta considerando l'idea di una nuova
direttiva che istituirebbe [7]un'assicurazione obbligatoria contro i
brevetti software per tutte le imprese europee. Ovviamente questa
assicurazione dovrà essere abbastanza conveniente, per non bloccare
immediatamente l'intera economia europea.
Lei, come amministratore delegato del gruppo Allianz, che sarebbe un
potenziale obiettivo per cause multi-miliardarie, dovrebbe assicurare
la sua impresa: è come se fosse istituita una piccola assicurazione
obbligatoria per tutti gli agenti di borsa contro il rischio di
perdere denaro: siamo sicuri che noterà la falla nella logica di
questo discorso.
Ci piacerebbe discutere ulteriormente questo problema con lei, ma il
tempo è essenziale in questo caso. Il Consiglio Europeo ha in
programma una decisione per novembre e il Parlamento Europeo dovrà
giungere ad una decisione finale nei primi mesi del prossimo anno.
Gentili saluti,
Georg Greve
President
Free Software Foundation Europe (FSFE)
www.fsfeurope.org
Riferimenti
1. http://mail.fsfeurope.org/pipermail/press-release-de/2004q2/000030.html
2. http://www.pwc.com/Extweb/pwcpublications.nsf/docid/EC6DE73A846581CE80256EF…
3. http://www.dbresearch.com/PROD/DBR_INTERNET_EN-PROD/PROD0000000000175949.pdf
4. http://www.theregister.co.uk/2004/09/15/pwc_swpat_are_a_threat/
5. http://www.researchoninnovation.org/patent.pdf
6. http://swpat.ffii.org/archiv/zitate/index.de.html#mopoko0207
7. http://europa.eu.int/comm/internal_market/en/indprop/patent/docs/patent-lit…