http://www.agid.gov.it/notizie/2018/04/09/linee-guida-acquisizione-riuso-sof...
Buongiorno a tutti,
dopo una lunga lettura del documento in oggetto ed opportuna digestione, aggiungo i miei due centesimi.
Prima le conclusioni (per aiutare il lettore visto che son verboso), poi le motivazioni. Il tentativo è molto nobile, non so quanto potrà realisticamente influire nella vita della PA ma FSFe si deve preparare a "influenzare" il processo un poco zoppo punzecchiando dove e quando serve. Sicuramente l'implementazione sarà a macchia di leopardo e sicuramente la resistenza al cambiamento sarà fortissima, e le scappatoie "legali" esistono.
Non inserirò commenti nel forum non perché non ne abbia, ma perché secondo me sarebbero inutili nel merito (ma potenzialmente utili a stimolare un dibattito in FSFe quindi in questa lista).
Faccio tanto di cappello a chi ha scritto il papiro: molto lavoro, fatto bene, preciso nella misura in cui può esserlo un documento del genere (impossibile essere corretti al 100%, impossibile descrivere tutto etc). Nei limiti cui sopra, un lavoro fatto bene, bravi!
Scorrendo il documento è evidente che gli stesori hanno fatto un lavoro di reverse-engineering delle attuali procedure della PA, definendo un possibile perimetro di intervento su cui aggiungere la propria regolamentazione. Questo approccio da un lato è di fatto l'unica strada realmente percorribile al fine di ottenere un qualche risultato, dall'altro pone una serie di limitazioni che inevitabilmente si creano fotografando una realtà diciamo sub-ottimale.
Sul forum qualcuno ha osservato che presa alla lettera, la linea guida sarebbe contro le licenze libere (par. 1.5 Titolarità). Non sono così preparato in legalese per rispondere nel merito, ma in generale tutto il documento è in bilico tra normativizzare una realtà caotica e giustificare normativamente pratiche sconsiderate (o se volessi pensare male inserire volutamente delle scappatoie per "fare andare avanti come prima" certi business e santuari intoccabili).
Intendiamoci, questi problemi NON li imputo direttamente a chi ha scritto il documento, ma a chi devono riferire. A scanso di fraintendimenti io dico "meglio così che come prima". Anche se venisse approvato senza modifica alcuna, lascia molto spazio a chi come noi qualcosina la vuole cambiare. Insomma, come minimo ci crea delle opportunità. Realisticamente a parte qualche dettaglio, non credo che la versione finale sarà molto diversa.
Come prepararci? Alcune amministrazioni sappiamo essere più lige di altre: Milano sicuramente è più aperta, e qui giochiamo in casa :). Aprire in qualche modo un tavolo con l'assessore (mi ricordo un incontro dell'anno scorso) ex-post approvazione del documento sarebbe senz'altro auspicabile. Ma se noi facessimo una proposta "realizzabile", "visibile" di appicazione delle norme, pure sarebbe meglio. Il politico cerca visibilità come pre-condizione alla sua rielezione, noi cerchiamo visibilità per una causa, se aumentiamo l'area condivisa ai due insiemi aumentiamo la possibilità di fare qualcosa (e di aumentare la nostra "massa critica"). Altre aministrazioni sono "neutre": seguono l'onda. Se inneschiamo una onda sufficientemente visibile si accoderanno, coi loro tempi. Tutte quelle ostili non le cambieremo comunque vada.
Prepariamo dunque bene i primi gradini della scala!
On 12 April 2018 at 16:01, Andrea Trentini andrea.trentini@unimi.it wrote:
http://www.agid.gov.it/notizie/2018/04/09/linee-guida-acquisizione-riuso- software-pa-al-consultazione
-- I'm using a small touchpad keyboard, please excuse my brevity. == Andrea Trentini - http://atrent.it _______________________________________________ Milano mailing list Milano@lists.fsfe.org https://lists.fsfe.org/mailman/listinfo/milano
This mailing list is covered by the FSFE's Code of Conduct. All participants are kindly asked to be excellent to each other: https://fsfe.org/about/codeofconduct
On 23/04/2018 18:14, Stefano Costa Bot wrote:
Sul forum qualcuno ha osservato che presa alla lettera, la linea guida sarebbe contro le licenze libere (par. 1.5 Titolarità). Non sono così preparato in legalese per rispondere nel merito, ma in generale tutto il documento è in bilico tra normativizzare una realtà caotica e giustificare normativamente pratiche sconsiderate (o se volessi pensare male inserire volutamente delle scappatoie per "fare andare avanti come prima" certi business e santuari intoccabili).
Questa è una diatriba vecchia e comunque prende spunto direttamente dal testo del Codice, per cui non è che ci si possa allontanare molto. Ritengo che "Titolarità" qui deve essere inteso in senso lato, come il fatto di possedere tutti i diritti necessari a uso, modifica, distribuzione del software in forma originale o derivata.
Carlo
Ciao Stefano,
innanzi tutto ti ringrazio per i tuoi commenti: come uno degli autori del documento, non può che farmi piacere che venga apprezzato. Ho cercato di rispondere alla problematica sulla titolarità su Forum Italia, anche perché sicuramente quel paragrafo non vuole essere di ostacolo al Software Libero. Ti lascio il link al messaggio: https://forum.italia.it/t/lg-sw-1-premessa/2858/6
Ti garantisco che stiamo leggendo tutti i commenti sul forum e ti invito a riportare lì le tue opinioni, per arrivare a formulare il testo migliore, che - ricordiamo - una volta pubblicato sarà vincolante per ogni Pubblica Amministrazione. Ricorda anche che dobbiamo sempre muoverci nel perimetro del CAD art. 68 e 69.
Per altre informazioni vi lascio il link di lancio del Team Digitale: https://medium.com/team-per-la-trasformazione-digitale/open-software-pubblic... ...e ovviamente la presentazione di Developers a FOSDEM: https://www.reddit.com/r/italy/comments/7w3zz0/italy_the_most_hackerfriendly...
Ciao, -Riccardo On Mon, 23 Apr 2018 at 18:14, Stefano Costa Bot stefano.costa.bot@gmail.com wrote:
Buongiorno a tutti,
dopo una lunga lettura del documento in oggetto ed opportuna
digestione, aggiungo i miei due centesimi.
Prima le conclusioni (per aiutare il lettore visto che son verboso), poi
le motivazioni.
Il tentativo è molto nobile, non so quanto potrà realisticamente influire
nella vita della PA ma FSFe si deve preparare a "influenzare" il processo un poco zoppo punzecchiando dove e quando serve. Sicuramente l'implementazione sarà a macchia di leopardo e sicuramente la resistenza al cambiamento sarà fortissima, e le scappatoie "legali" esistono.
Non inserirò commenti nel forum non perché non ne abbia, ma perché
secondo me sarebbero inutili nel merito (ma potenzialmente utili a stimolare un dibattito in FSFe quindi in questa lista).
Faccio tanto di cappello a chi ha scritto il papiro: molto lavoro, fatto
bene, preciso nella misura in cui può esserlo un documento del genere (impossibile essere corretti al 100%, impossibile descrivere tutto etc). Nei limiti cui sopra, un lavoro fatto bene, bravi!
Scorrendo il documento è evidente che gli stesori hanno fatto un lavoro
di reverse-engineering delle attuali procedure della PA, definendo un possibile perimetro di intervento su cui aggiungere la propria regolamentazione. Questo approccio da un lato è di fatto l'unica strada realmente percorribile al fine di ottenere un qualche risultato, dall'altro pone una serie di limitazioni che inevitabilmente si creano fotografando una realtà diciamo sub-ottimale.
Sul forum qualcuno ha osservato che presa alla lettera, la linea guida
sarebbe contro le licenze libere (par. 1.5 Titolarità). Non sono così preparato in legalese per rispondere nel merito, ma in generale tutto il documento è in bilico tra normativizzare una realtà caotica e giustificare normativamente pratiche sconsiderate (o se volessi pensare male inserire volutamente delle scappatoie per "fare andare avanti come prima" certi business e santuari intoccabili).
Intendiamoci, questi problemi NON li imputo direttamente a chi ha scritto
il documento, ma a chi devono riferire. A scanso di fraintendimenti io dico "meglio così che come prima". Anche se venisse approvato senza modifica alcuna, lascia molto spazio a chi come noi qualcosina la vuole cambiare. Insomma, come minimo ci crea delle opportunità. Realisticamente a parte qualche dettaglio, non credo che la versione finale sarà molto diversa.
Come prepararci? Alcune amministrazioni sappiamo essere più lige di
altre: Milano sicuramente è più aperta, e qui giochiamo in casa :). Aprire in qualche modo un tavolo con l'assessore (mi ricordo un incontro dell'anno scorso) ex-post approvazione del documento sarebbe senz'altro auspicabile. Ma se noi facessimo una proposta "realizzabile", "visibile" di appicazione delle norme, pure sarebbe meglio. Il politico cerca visibilità come pre-condizione alla sua rielezione, noi cerchiamo visibilità per una causa, se aumentiamo l'area condivisa ai due insiemi aumentiamo la possibilità di fare qualcosa (e di aumentare la nostra "massa critica"). Altre aministrazioni sono "neutre": seguono l'onda. Se inneschiamo una onda sufficientemente visibile si accoderanno, coi loro tempi. Tutte quelle ostili non le cambieremo comunque vada.
Prepariamo dunque bene i primi gradini della scala!
On 12 April 2018 at 16:01, Andrea Trentini andrea.trentini@unimi.it
wrote:
http://www.agid.gov.it/notizie/2018/04/09/linee-guida-acquisizione-riuso-sof...
-- I'm using a small touchpad keyboard, please excuse my brevity. == Andrea Trentini - http://atrent.it _______________________________________________ Milano mailing list Milano@lists.fsfe.org https://lists.fsfe.org/mailman/listinfo/milano
This mailing list is covered by the FSFE's Code of Conduct. All
participants are kindly asked to be excellent to each other: https://fsfe.org/about/codeofconduct
Milano mailing list Milano@lists.fsfe.org https://lists.fsfe.org/mailman/listinfo/milano
This mailing list is covered by the FSFE's Code of Conduct. All
participants are kindly asked to be excellent to each other: https://fsfe.org/about/codeofconduct