Un saluto a tutti/e. Con la presente voglio sottoporre alla vostra attenzione una riflessione sul nuovo regolamento europeo per la protezione dei dati che ho appreso dalle " insistenze" di Facebook di verificare le mie impostazioni personali. Premetto che non ho letto il testo del regolamento e se qlc gentilmente trovasse una versione in italiano e la girasse qui, sarebbe gradito, ma nelle scelte di come utilizzare i dati mi trovo di fronte a delle non scelte. Ad esempio, come anche su Google, non mi si chiede se posso scegliere di dare il permesso per usare i dati oppure di non usarli ma se usarli per profilarmi oppure di usarli in termini generici. Allora mi chiedo dove sta la mia libertà di scelta, io vorrei poter avere la possibilità di non usare per niente i miei dati, dipende forse da questioni strutturali di economia non concedere di evitare l'uso di inserzioni pubblicitarie? Le inserzioni pubblicitarie rappresentano indirettamente una tassa di servizio? Se io non volessi vedere le inserzioni potremmo ipotizzare una gestione pubblica dei servizi dove pago una tassa per le infrastrutture e chi vuole sceglie di avere la pubblicità? Sicuramente vi sembrerò un po' ingenua e illusa ma ad oggi sarebbe possibile ipotizzare uno scenario dove ci siano spazi esenti da pubblicità che vivono solo per essere un servizio. Non so, mi rendo conto della mia ignoranza che facilita le mie proiezioni ideali, ma vorrei capire la posizione di fsfe in merito, come declina il concetto di libertà, in che modo può lobbizzare il Parlamento europeo per una gestione equa dei diritti e doveri del cittadino definendo a priori il contesto di equità. ....nel frattempo ho sospeso l operazione di aggiornamento dei dati quando mi é stato richiesto di attivare il riconoscimento facciale e quando per le condizioni di privacy ho visto che l' alternativa era rinunciare al servizio. Un grazie in anticipo a chi vorrà esprimersi in merito Buona giornata a tutti Maria Pia Dall'Armellina
Cara Maria Pia,
grazie infinite per aver condiviso qui questa riflessione
per motivi professionali (sono anche un *micro* fornitore di servizi web) sto studiando il GDPR
non sono certo un esperto della materia e tanto meno in grado di dare consulenze in merito, ma condivido le tue perplessità... e aggiungo che ho la netta sensazione che il GDPR sarà un bel fardello per tutti **tranne** che per i mastodonti del web come Google/Facebook/Amazon & C.
* Maria Pia Dall'Armellina [2018-04-24 07:50:53 +0000]:
[...]
Premetto che non ho letto il testo del regolamento e se qlc gentilmente trovasse una versione in italiano e la girasse qui, sarebbe gradito,
http://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/HTML/?uri=CELEX:32016R0679&...
è *enorme* e denso, solo i "considerata" sono 173 paragrafi :-S
il Garante della Privacy ha un sito ricco di informazioni, alcune anche per gli utenti: http://www.garanteprivacy.it/web/guest/regolamentoue
esempio: http://www.garanteprivacy.it/regolamentoue/diritti-degli-interessati
ma nelle scelte di come utilizzare i dati mi trovo di fronte a delle non scelte. Ad esempio, come anche su Google, non mi si chiede se posso scegliere di dare il permesso per usare i dati oppure di non usarli ma se usarli per profilarmi oppure di usarli in termini generici.
non posso aiutarti nello specifico perché sono un (quasi) ex utente Google, ma da qualche parte ci deve pur essere scritto lo scopo per il quale i dati vengono utilizzati, no?
*temo* che - come al solito - sia scritto in condizioni d'uso del servizio chilometriche, tipo https://gsuite.google.com/terms/dpa_terms.html per G Suite (quella che comprende anche Gmail per intenderci https://en.m.wikipedia.org/wiki/G_Suite)
Allora mi chiedo dove sta la mia libertà di scelta, io vorrei poter avere la possibilità di non usare per niente i miei dati,
ci sono due categorie di dati: quelli necessari all'esecuzione del contratto e quelli raccolti al fine di profilazione (per volgarizzare un pochino)
per i primi (contratto) è ovvio che negando il consenso si rinuncia all'esecuzione del contratto, mentre per i secondi ciascun individuo dovrebbe essere libero di negare il consenso (era così anche con la "vecchia privacy")
...solo che io ho il *fondato sospetto* che andrà a finire come con le licenze d'uso del software (EULA): o accetti questa minestra o non ti diamo il servizio, punto
*anzi* andrà a finire che quasi tutti gli utenti daranno il consenso al trattamento di *tutti* i dati perché non ce la fanno a sopportare la lettura delle condizioni d'uso (come per le EULA)
[...]
servizio? Se io non volessi vedere le inserzioni potremmo ipotizzare una gestione pubblica dei servizi dove pago una tassa per le infrastrutture e chi vuole sceglie di avere la pubblicità? Sicuramente vi sembrerò un po' ingenua e illusa ma ad oggi sarebbe possibile ipotizzare uno scenario dove ci siano spazi esenti da pubblicità che vivono solo per essere un servizio.
fino a poco tempo fa era così, c'erano più operatori (ISP) a cui interessava solo vendere il servizio e non profilare gli utenti per fare commercio coi loro dati... poi il mercato è cambiato (anche per indubbi meriti "tecnici" di Google & C.)
il GDPR da quello che ho capito è stato introdotto proprio per evitare che venga fatto commercio dei dati personali degli utenti, tranne che poi gli utenti - per mille motivi - accettano di regalare i propri dati in cambio del servizio
temo che l'unica vera soluzione arriverà quando (non se ma quando) il "modello di business" su cui si basano queste pratiche sarà superato... il che implica anche che le persone come me e te magari dicano "no grazie" :-)
Non so, mi rendo conto della mia ignoranza che facilita le mie proiezioni ideali, ma vorrei capire la posizione di fsfe in merito, come declina il concetto di libertà, in che modo può lobbizzare il Parlamento europeo per una gestione equa dei diritti e doveri del cittadino definendo a priori il contesto di equità.
non so quanto direttamemte, ma almeno indirettamente la pressione di moral suasion di organizzazioni come FSFE hanno iniciso sui contenuti del GDPR
....nel frattempo ho sospeso l operazione di aggiornamento dei dati quando mi é stato richiesto di attivare il riconoscimento facciale e quando per le condizioni di privacy ho visto che l' alternativa era rinunciare al servizio.
cioè davvero ti stanno dicendo che se non accetti il riconoscimento facciale allora devi rinunciare al servizio? :-)
mi domando quando chiederanno esami del sangue aggiornati ogni 6 mesi per continuare a usare il servizio
Un grazie in anticipo a chi vorrà esprimersi in merito Buona giornata a tutti Maria Pia Dall'Armellina
grazie a te!
ciao Giovanni
2018-04-24 10:57 GMT+02:00 Giovanni Biscuolo g@xelera.eu:
....nel frattempo ho sospeso l operazione di aggiornamento dei dati quando mi é stato richiesto di attivare il riconoscimento facciale e quando per le condizioni di privacy ho visto che l' alternativa era rinunciare al servizio.
cioè davvero ti stanno dicendo che se non accetti il riconoscimento facciale allora devi rinunciare al servizio? :-)
mi domando quando chiederanno esami del sangue aggiornati ogni 6 mesi per continuare a usare il servizio
E` successo anche a me, chiedono il consenso di riconoscermi nelle foto scattate da altri. Ho negato il consenso dal box apposito e il servizio resta fruibile.
Chiedo scusa per non essermi spiegata bene, ci sono vari Step, riconoscimento facciale, e poi termini di condizione della privacy, se non accetti i termini la scelta é rinunciare al servizio. Sul riconoscimento facciale, non so, ho avuto un timore irrazionale ma magari é molto utile.
Il mar 24 apr 2018, 11:26 Matteo Croce matteo@openwrt.org ha scritto:
2018-04-24 10:57 GMT+02:00 Giovanni Biscuolo g@xelera.eu:
....nel frattempo ho sospeso l operazione di aggiornamento dei dati
quando
mi é stato richiesto di attivare il riconoscimento facciale e quando per le condizioni di privacy ho visto che l' alternativa era rinunciare al servizio.
cioè davvero ti stanno dicendo che se non accetti il riconoscimento
facciale
allora devi rinunciare al servizio? :-)
mi domando quando chiederanno esami del sangue aggiornati ogni 6 mesi per continuare a usare il servizio
E` successo anche a me, chiedono il consenso di riconoscermi nelle foto scattate da altri. Ho negato il consenso dal box apposito e il servizio resta fruibile. -- Matteo Croce OpenWrt Developer
perl -e 'for($t=0;;$t++){print chr($t*($t>>8|$t>>13)&255)}' |aplay
2018-04-24 11:40 GMT+02:00 Maria Pia Dall'Armellina mariapia.dallarmellina@gmail.com:
Chiedo scusa per non essermi spiegata bene, ci sono vari Step, riconoscimento facciale, e poi termini di condizione della privacy, se non accetti i termini la scelta é rinunciare al servizio. Sul riconoscimento facciale, non so, ho avuto un timore irrazionale ma magari é molto utile.
Se non accetti i termini ovviamente devi rinunciare al servizio, a casa loro le regole le fanno loro.
Il riconoscimento facciale (nelle foto degli altri utenti) e` una "feature" che vendono agli utenti come "help protect you from strangers using a photo of you as their profile picture", ma va abilitata esplicitamente. Io non l'ho abilitata.
" Allora mi chiedo dove sta la mia libertà di scelta, io vorrei poter avere la possibilità di non usare per niente i miei dati, dipende forse da questioni strutturali di economia non concedere di evitare l'uso di inserzioni pubblicitarie? "
Stai confondendo le cose. La GDPR serve ad aumentare la trasparenza nell'uso che viene fatto dei tuoi dati, ma non è affatto una clausola contrattuale sulla quale tu puoi mettere o meno la firma. In termini pratici: in questo modo hai una idea più precisa di cosa venga fatto coi tuoi dati e in certi casi la rimozione degli stessi, ma NON dà facoltà all'utente di dare o meno un consenso. L'utente se non soddisfatto rescinde il contratto (e si fa cancellare i suoi dati connessi al'uso del servizio prestato).
Quando tu usi FB,Google od altro sottoscrivi un contratto che in termini brutali dice "io ti dò un servizio gratis in cambio ti profilo e vendo i profili ad agenzie pubblicitarie". La GDPR ha come effetto di rendere esplicita tale clausola, ma non invalida il contratto che hai sottoscritto.
Sempre come esempio pratico Zuckerberg ha esplicitamente detto "se l'utente non vuole essere profilato deve pagare un abbonamento" durante l'audizione al Congresso.
2018-04-24 9:50 GMT+02:00 Maria Pia Dall'Armellina < mariapia.dallarmellina@gmail.com>:
Un saluto a tutti/e. Con la presente voglio sottoporre alla vostra attenzione una riflessione sul nuovo regolamento europeo per la protezione dei dati che ho appreso dalle " insistenze" di Facebook di verificare le mie impostazioni personali. Premetto che non ho letto il testo del regolamento e se qlc gentilmente trovasse una versione in italiano e la girasse qui, sarebbe gradito, ma nelle scelte di come utilizzare i dati mi trovo di fronte a delle non scelte. Ad esempio, come anche su Google, non mi si chiede se posso scegliere di dare il permesso per usare i dati oppure di non usarli ma se usarli per profilarmi oppure di usarli in termini generici. Allora mi chiedo dove sta la mia libertà di scelta, io vorrei poter avere la possibilità di non usare per niente i miei dati, dipende forse da questioni strutturali di economia non concedere di evitare l'uso di inserzioni pubblicitarie? Le inserzioni pubblicitarie rappresentano indirettamente una tassa di servizio? Se io non volessi vedere le inserzioni potremmo ipotizzare una gestione pubblica dei servizi dove pago una tassa per le infrastrutture e chi vuole sceglie di avere la pubblicità? Sicuramente vi sembrerò un po' ingenua e illusa ma ad oggi sarebbe possibile ipotizzare uno scenario dove ci siano spazi esenti da pubblicità che vivono solo per essere un servizio. Non so, mi rendo conto della mia ignoranza che facilita le mie proiezioni ideali, ma vorrei capire la posizione di fsfe in merito, come declina il concetto di libertà, in che modo può lobbizzare il Parlamento europeo per una gestione equa dei diritti e doveri del cittadino definendo a priori il contesto di equità. ....nel frattempo ho sospeso l operazione di aggiornamento dei dati quando mi é stato richiesto di attivare il riconoscimento facciale e quando per le condizioni di privacy ho visto che l' alternativa era rinunciare al servizio. Un grazie in anticipo a chi vorrà esprimersi in merito Buona giornata a tutti Maria Pia Dall'Armellina
Milano mailing list Milano@lists.fsfe.org https://lists.fsfe.org/mailman/listinfo/milano
This mailing list is covered by the FSFE's Code of Conduct. All participants are kindly asked to be excellent to each other: https://fsfe.org/about/codeofconduct