Un saluto a tutti, vi porto a conoscenza di una iniziativa della Regione Toscana (non so se esista in altre regioni) ovvero della biblioteca digitale toscana: http://toscana.medialibrary.it Ho richiesto le credenziali per l'accesso e alla prima navigazione ho avuto subito una brutta sorpresa, la necessità di applicativi proprietari http://www.medialibrary.it/pagine/pagina.aspx?id=39 Ho scritto subito richiedendo informazioni per la fruizione di utenti GNU / Linux ed ho altresì palesato il mio sconcerto per l'uso e la pubblicizzazione di software proprietari. Attendo notizie e poi vi renderò conto. Se intanto vogliamo pensare un po' al da farsi come associazioni...
Ciao
Luca
Il giorno martedì 28/08/2012 22:25:44 CEST tius tius@tius.it ha scritto:
Un saluto a tutti, vi porto a conoscenza di una iniziativa della Regione Toscana (non so se esista in altre regioni) ovvero della biblioteca digitale toscana: http://toscana.medialibrary.it
Sardegna:
Sardegna DigitalLibrary - Home page http://www.sardegnadigitallibrary.it/
Sardegna Biblioteche - Home page http://www.sardegnabiblioteche.it/
Sardegna Cultura - Home page http://www.sardegnacultura.it/
Ho richiesto le credenziali per l'accesso
credenziali di accesso? perché mai un sito istituzionale, realizzato per fini istituzionali e pagato con soldi pubblici, dovrebbe tracciare i cittadini che vogliono accedere a documentazioni pubbliche (pagata sempre con soldi pubblici)?
e alla prima navigazione ho avuto subito una brutta sorpresa, la necessità di applicativi proprietari http://www.medialibrary.it/pagine/pagina.aspx?id=39
come prima... perché mai un sito istituzionale, realizzato per fini istituzionali e pagato con soldi pubblici, utilizza in via esclusiva formati proprietari (violando diverse normative, tra cui il CAD) e richiede applicativi di un particolare fornitore (violando, tra l'altro, le norme sulla concorrenza), contribuendo al digital divide e DISCRIMINANDO i cittadini?
Ho scritto subito richiedendo informazioni per la fruizione di utenti GNU / Linux ed ho altresì palesato il mio sconcerto per l'uso e la pubblicizzazione di software proprietari. Attendo notizie e poi vi renderò conto. Se intanto vogliamo pensare un po' al da farsi come associazioni...
e magari è possibile che ci sia anche il tanto per un esposto alla magistratura e alla corte dei conti, o una class-action, o cose del genere (servirebbe un avvocato capace per valutare...)
saluti A
Il 29 agosto 2012 10:45, al3xu5 / dotcommon dotcommon@autistici.org ha scritto:
credenziali di accesso? perché mai un sito istituzionale, realizzato per fini istituzionali e pagato con soldi pubblici, dovrebbe tracciare i cittadini che vogliono accedere a documentazioni pubbliche (pagata sempre con soldi pubblici)?
Non so se in Toscana funzioni come in Lombardia (ma credo di sì, dato che mi pare sia un progetto nazionale), ma grazie ad un accordo con la SIAE il sito di MLoL (Media Library on Line) permette anche di scaricare legalmente e gratuitamente un certo di numero di opere coperte da diritto d'autore ogni mese. Ad esempio, se non ricordo male, è possibile scaricare 3 brani mp3 a settimana di musica coperta da diritto d'autore di quelli presenti nell'archivio [Io mi sono scaricato un paio di canzoni dei Judas Priest per provare].
e alla prima navigazione ho avuto subito una brutta sorpresa, la necessità di applicativi proprietari http://www.medialibrary.it/pagine/pagina.aspx?id=39
come prima... perché mai un sito istituzionale, realizzato per fini istituzionali e pagato con soldi pubblici, utilizza in via esclusiva formati proprietari (violando diverse normative, tra cui il CAD) e richiede applicativi di un particolare fornitore (violando, tra l'altro, le norme sulla concorrenza), contribuendo al digital divide e DISCRIMINANDO i cittadini?
Anche qui, alcuni degli ebook/file ecc. scaricabili hanno il DRM, altri no. Dipende da cosa ha scelto la casa editrice. I DRM non ci piacciono, quindi dovremmo fare presente questa cosa.
Ho scritto subito richiedendo informazioni per la fruizione di utenti GNU / Linux ed ho altresì palesato il mio sconcerto per l'uso e la pubblicizzazione di software proprietari. Attendo notizie e poi vi renderò conto. Se intanto vogliamo pensare un po' al da farsi come associazioni...
e magari è possibile che ci sia anche il tanto per un esposto alla magistratura e alla corte dei conti, o una class-action, o cose del genere (servirebbe un avvocato capace per valutare...)
Al netto di alcuni limiti (che sono dovuti alle case editrici e al sistema del copyright) il sistema mi pare buono, inoltre posso dire che i bibliotecari sono tra le persone più sensibili ai temi dell'accesso alla conoscenza, degli standard aperti e del software libero (insomma, cercano di preservare e diffondere la conoscenza dall'inizio della civiltà).
Cristian
Buongiorno a tutti, di seguito il testo della risposta che ho ricevuto:
--------------------------------------
Buongiorno, sebbene molte risorse siano di fatto utilizzabili con sistemi Linux, MediaLibraryOnLine non è ufficialmente testato su questo sistema operativo.
Per la consultazione della maggior parte delle risorse, è sufficiente installare plug-in equivalenti a quelli segnalati per Windows nella pagina dei Requisiti Tecnici (ad esempio, per i video Rai è possibile utilizzare Moonlight invece di Silverlight). Per altre applicazioni come Adobe Digital Editions - per l'uso degli ebook protetti da DRM - si può provare ad usare WINE, l'emulatore Windows.
Al momento lo staff MLOL non fornisce supporto tecnico su installazione e gestione dei programmi Linux. Stiamo comunque lavorando in questo senso.
Saluti Staff MLOL
Il giorno giovedì 30/08/2012 12:10:45 CEST Cristian Consonni kikkocristian@gmail.com ha scritto:
Il 29 agosto 2012 10:45, al3xu5 / dotcommon dotcommon@autistici.org ha scritto:
credenziali di accesso? perché mai un sito istituzionale, realizzato per fini istituzionali e pagato con soldi pubblici, dovrebbe tracciare i cittadini che vogliono accedere a documentazioni pubbliche (pagata sempre con soldi pubblici)?
Non so se in Toscana funzioni come in Lombardia (ma credo di sì, dato che mi pare sia un progetto nazionale), ma grazie ad un accordo con la SIAE il sito di MLoL (Media Library on Line) permette anche di scaricare legalmente e gratuitamente un certo di numero di opere coperte da diritto d'autore ogni mese. [...]
beh... tutte le opere sono coperte da "diritto" d'autore, quello che cambia è la licenza... e allora: - perché "restringere" l'accesso richiedendo una registrazione *anche* per le opere con licenza copyleft? - in ogni caso, perché tracciare i cittadini che vogliono accedere a documentazioni pubbliche? cosa c'entra questo con il "diritto" d'autore?
e alla prima navigazione ho avuto subito una brutta sorpresa, la necessità di applicativi proprietari http://www.medialibrary.it/pagine/pagina.aspx?id=39
come prima... perché mai un sito istituzionale, realizzato per fini istituzionali e pagato con soldi pubblici, utilizza in via esclusiva formati proprietari (violando diverse normative, tra cui il CAD) e richiede applicativi di un particolare fornitore (violando, tra l'altro, le norme sulla concorrenza), contribuendo al digital divide e DISCRIMINANDO i cittadini?
Anche qui, alcuni degli ebook/file ecc. scaricabili hanno il DRM, altri no. Dipende da cosa ha scelto la casa editrice.
cioé... i soldi sono pubblici, ma chi decide è un privato?
I DRM non ci piacciono, quindi dovremmo fare presente questa cosa.
i DRM su documentazioni pubbliche e/o pagate con soldi pubblici sono illegittimi/illegali...
e magari è possibile che ci sia anche il tanto per un esposto alla magistratura e alla corte dei conti, o una class-action, o cose del genere (servirebbe un avvocato capace per valutare...)
Al netto di alcuni limiti (che sono dovuti alle case editrici e al sistema del copyright) il sistema mi pare buono,
scusa ma a me sembra PESSIMO: sono soldi pubblici, per cui non ci deve essere nessuna limitazione di accesso (registrazione, tracciamento) e di fruizione (formati proprietari, DRM ecc.)
inoltre posso dire che i bibliotecari sono tra le persone più sensibili ai temi dell'accesso alla conoscenza, degli standard aperti e del software libero (insomma, cercano di preservare e diffondere la conoscenza dall'inizio della civiltà).
mah... ho esperienze diverse: nel migliore dei casi se ne fregano... e comunque, sensibili o no che siano, ci si deve affidare alla buona volontà dei singoli bibliotecari?
saluti cordiali A
Il 30 agosto 2012 13:20, al3xu5 / dotcommon dotcommon@autistici.org ha scritto:
Il giorno giovedì 30/08/2012 12:10:45 CEST Cristian Consonni kikkocristian@gmail.com ha scritto:
Il 29 agosto 2012 10:45, al3xu5 / dotcommon dotcommon@autistici.org ha scritto:
credenziali di accesso? perché mai un sito istituzionale, realizzato per fini istituzionali e pagato con soldi pubblici, dovrebbe tracciare i cittadini che vogliono accedere a documentazioni pubbliche (pagata sempre con soldi pubblici)?
Non so se in Toscana funzioni come in Lombardia (ma credo di sì, dato che mi pare sia un progetto nazionale), ma grazie ad un accordo con la SIAE il sito di MLoL (Media Library on Line) permette anche di scaricare legalmente e gratuitamente un certo di numero di opere coperte da diritto d'autore ogni mese. [...]
beh... tutte le opere sono coperte da "diritto" d'autore, quello che cambia è la licenza...
Sì, hai ragione. Intendo opere coperte da copyright - tutti i diritti riservati.
e allora:
- perché "restringere" l'accesso richiedendo una registrazione *anche* per le opere con licenza copyleft?
- in ogni caso, perché tracciare i cittadini che vogliono accedere a documentazioni pubbliche? cosa c'entra questo con il "diritto" d'autore?
Non mi è molto chiaro il problema. Da quando ho memoria per prendere un libro (di carta) a prestito da una qualsiasi biblioteca comunale è necessario essere registrati, fino a qualche tempo fa io avevo una tesserina plastificata della biblioteca del mio paese con il mio "codice utente" e codice a barrare che veniva scansionato ogni qual volta prendevo qualcosa in prestito. Ora per la stessa funzione uso la "Tessera regionale dei Servizi" [della Lombardia, ndr] ovvero la tesserina che funge anche da codice fiscale e tessera sanitaria [almeno qui in Lombardia, so che in altre regioni non esiste].
Ovviamente già all'epoca veniva registrato tutto quello che prendevo in prestito.
Capisco che con i file possa avere meno senso (per un libro se lo rompi o non lo restituisci, posso chiederti di ripagarlo quindi mi serve sapere chi l'ha preso), ma immagino che per abitudine e per il fatto sopra descritto (DRM, opere scaricabili ma protette da copyright) abbiano mantenuto il sistema della registrazione. Possiamo fare presente anche questa cosa, anche se mi sembra il minore dei problemi.
Anche qui, alcuni degli ebook/file ecc. scaricabili hanno il DRM, altri no. Dipende da cosa ha scelto la casa editrice.
cioé... i soldi sono pubblici, ma chi decide è un privato?
Si tratta di acquistare libri (in formato digitale) dalle case editrici. AFAICT sono i singoli editori che dicono "ci mettiamo il DRM" oppure no (non so nemmeno se gli autori hanno voce in capitolo su questo tipo di scelte).
Certo, le biblioteche potrebbero boicottare gli editori che impongono il DRM.
I DRM non ci piacciono, quindi dovremmo fare presente questa cosa.
i DRM su documentazioni pubbliche e/o pagate con soldi pubblici sono illegittimi/illegali...
Non sono documentazioni pubbliche in questo caso, sono libri, romanzi, musica, ecc..
scusa ma a me sembra PESSIMO: sono soldi pubblici, per cui non ci deve essere nessuna limitazione di accesso (registrazione, tracciamento) e di fruizione (formati proprietari, DRM ecc.)
Non dico che quello che sostieni sia sbagliato, anzi, hai ragione su tutta la linea. Ma se guardo alla situazione di partenza mi sembra un passo (piccolo) ma in avanti, l'alternativa mi sembra non avere nulla.
C
-----BEGIN PGP SIGNED MESSAGE----- Hash: SHA1
Il 30/08/2012 12:10, Cristian Consonni ha scritto:
nche qui, alcuni degli ebook/file ecc. scaricabili hanno il DRM, altri no. Dipende da cosa ha scelto la casa editrice. I DRM non ci piacciono, quindi dovremmo fare presente questa cosa.
Già. Il problema però non sono solo i DRM, ma il fatto che per aprire questi file è obbligatorio utilizzare software proprietario (si vedano i requisiti tecnici: http://toscana.medialibrary.it/pagine/pagina.aspx?id=39&PortalId=1), quindi abbiamo almeno 2 cose da far presente.
Ho scritto subito richiedendo informazioni per la fruizione di utenti GNU / Linux ed ho altresì palesato il mio sconcerto per l'uso e la pubblicizzazione di software proprietari. Attendo notizie e poi vi renderò conto. Se intanto vogliamo pensare un po' al da farsi come associazioni...
e magari è possibile che ci sia anche il tanto per un esposto alla magistratura e alla corte dei conti, o una class-action, o cose del genere (servirebbe un avvocato capace per valutare...)
Al netto di alcuni limiti (che sono dovuti alle case editrici e al sistema del copyright) il sistema mi pare buono, inoltre posso dire che i bibliotecari sono tra le persone più sensibili ai temi dell'accesso alla conoscenza, degli standard aperti e del software libero (insomma, cercano di preservare e diffondere la conoscenza dall'inizio della civiltà).
Infatti non credo che l'iniziativa sia stata dei bibliotecari. Il problema IMHO è l'appalto.
Saluti,
Alessandro
- -- Alessandro Polvani [ ] alessandro.polvani@fsfe.org Free Software Foundation Europe [ ][ ][ ] [http://fsfe.org] Assistant to the President | | +49-30-27595290 Your donation powers our work! [http://fsfe.org/donate/]
-----BEGIN PGP SIGNED MESSAGE----- Hash: SHA1
Salve,
Il 28/08/2012 22:25, tius ha scritto:
vi porto a conoscenza di una iniziativa della Regione Toscana (non so se esista in altre regioni) ovvero della biblioteca digitale toscana: http://toscana.medialibrary.it
Circa un mese fa c'è stata una discussione sulla lista pubblica di ASSOLI relativa alla questione. Il punto (secondo me) è che in ogni caso occorre trovare una gara d'appalto della regione o un provvedimento amministrativo attraverso cui questo progetto è stato avviato. Personalmente avevo dato un'occhiata ma il tutto si era interrotto con un nulla di fatto per mancanza di tempo ed energie (immagino), però ci si può riprovare.
Ho richiesto le credenziali per l'accesso e alla prima navigazione ho avuto subito una brutta sorpresa, la necessità di applicativi proprietari http://www.medialibrary.it/pagine/pagina.aspx?id=39 Ho scritto subito richiedendo informazioni per la fruizione di utenti GNU / Linux ed ho altresì palesato il mio sconcerto per l'uso e la pubblicizzazione di software proprietari. Attendo notizie e poi vi renderò conto. Se intanto vogliamo pensare un po' al da farsi come associazioni...
Sì, per leggere questi file non si può usare software libero, e comunque sono tutti infestati da DRM (non so quale di questi due aspetti sia il peggiore).
- -- Alessandro Polvani [ ] alessandro.polvani@fsfe.org Free Software Foundation Europe [ ][ ][ ] [http://fsfe.org] Assistant to the President | | +49-30-27595290 Your donation powers our work! [http://fsfe.org/donate/]