Insomma, praticamente qualsiasi politico venga a conoscenza della campagna,
firma. Risultato: si ha un portale in cui tutti dicono che si attiveranno per il
SL, ma poi nel caso vengano eletti...cade tutto nel vuoto.
Io penso che lo sbaglio sia nel sostituirci al ruolo del politico.
Non è compito nostro scrivere o fare sottoscrivere il programma
elettorale, o una parte di esso, ai politici. Noi siamo gli
elettori. Noi dobbiamo sollecitarli in tutti i modi possibile e far
si che loro stessi includano qualcosa a favore del Software Libero
nel programma che scriveranno. Il programma lo devono scrivere i
politici, non la FSFE. Dando ovviamente per scontato che i partiti
prepareranno un programma elettorale, cosa che è tutt'altro che
scontata.
Sì, questa iniziativa era un po' più diretta: si andava a pescare il/la
candidato/a, si facevano un po' di domande sul SL e le si pubblicavano.
Anche qui, devo ammettere che non ho capito se ci sia mai stato un /follow-up/,
credo di no.
A mio parere il fatto stesso di avere semplicemente fatto questa
campagna (dei fellows tedeschi) è già un successo. Non cambieremo le
sorti del Software Libero in Italia con la nostra eventuale
campagna, ma a forza di insistere forse, con il tempo, qualcosa
possiamo ottenerlo. In ogni caso io, come elettore e sostenitore del
Software Libero, mi sento in dovere di "chiedere" ai politici che
aspirano a rappresentarmi se non altro per avere le idee più chiare
quando dovrò esprimere il mio voto.