[Milano] Linee Guida su acquisizione e riuso di software per le PA, al via consultazione | AgID

Riccardo Iaconelli riccardo at kde.org
Mon Apr 30 00:20:49 CEST 2018


Ciao Stefano,

innanzi tutto ti ringrazio per i tuoi commenti: come uno degli autori del
documento, non può che farmi piacere che venga apprezzato. Ho cercato di
rispondere alla problematica sulla titolarità su Forum Italia, anche perché
sicuramente quel paragrafo non vuole essere di ostacolo al Software Libero.
Ti lascio il link al messaggio:
https://forum.italia.it/t/lg-sw-1-premessa/2858/6

Ti garantisco che stiamo leggendo tutti i commenti sul forum e ti invito a
riportare lì le tue opinioni, per arrivare a formulare il testo migliore,
che - ricordiamo - una volta pubblicato sarà vincolante per ogni Pubblica
Amministrazione. Ricorda anche che dobbiamo sempre muoverci nel perimetro
del CAD art. 68 e 69.

Per altre informazioni vi lascio il link di lancio del Team Digitale:
https://medium.com/team-per-la-trasformazione-digitale/open-software-pubblica-amministrazione-linee-guida-cad-acquisizione-riuso-b8c3be29cf10
...e ovviamente la presentazione di Developers a FOSDEM:
https://www.reddit.com/r/italy/comments/7w3zz0/italy_the_most_hackerfriendly_country_riccardo/

Ciao,
-Riccardo
On Mon, 23 Apr 2018 at 18:14, Stefano Costa Bot
<stefano.costa.bot at gmail.com>
wrote:

> Buongiorno  a tutti,

>     dopo una lunga lettura del documento in oggetto ed opportuna
digestione, aggiungo i miei due centesimi.

> Prima le conclusioni (per aiutare il lettore visto che son verboso), poi
le motivazioni.
> Il tentativo è molto nobile, non so quanto potrà realisticamente influire
nella vita della PA ma FSFe si deve preparare a "influenzare" il processo
un poco zoppo punzecchiando dove e quando serve. Sicuramente
l'implementazione sarà a macchia di leopardo e sicuramente la resistenza al
cambiamento sarà fortissima, e le scappatoie "legali" esistono.

> Non inserirò commenti nel forum non perché non ne abbia, ma perché
secondo me sarebbero inutili nel merito (ma potenzialmente utili a
stimolare un dibattito in FSFe quindi in questa lista).

> Faccio tanto di cappello a chi ha scritto il papiro: molto lavoro, fatto
bene, preciso nella misura in cui può esserlo un documento del genere
(impossibile essere corretti al 100%, impossibile descrivere tutto etc).
Nei limiti cui sopra, un lavoro fatto bene, bravi!

> Scorrendo il documento è evidente che gli stesori hanno fatto un lavoro
di reverse-engineering delle attuali procedure della PA, definendo un
possibile perimetro di intervento su cui aggiungere la propria
regolamentazione. Questo approccio da un lato è di fatto l'unica strada
realmente percorribile al fine di ottenere un qualche risultato, dall'altro
pone una serie di limitazioni che inevitabilmente si creano fotografando
una realtà diciamo sub-ottimale.

> Sul forum qualcuno ha osservato che presa alla lettera, la linea guida
sarebbe contro le licenze libere (par. 1.5 Titolarità). Non sono così
preparato in legalese per rispondere nel merito, ma in generale tutto il
documento è in bilico tra normativizzare una realtà caotica e giustificare
normativamente pratiche sconsiderate (o se volessi pensare male inserire
volutamente delle scappatoie per "fare andare avanti come prima" certi
business e santuari intoccabili).

> Intendiamoci, questi problemi NON li imputo direttamente a chi ha scritto
il documento, ma a chi devono riferire. A scanso di fraintendimenti io dico
"meglio così che come prima". Anche se venisse approvato senza modifica
alcuna, lascia molto spazio a chi come noi qualcosina la vuole cambiare.
Insomma, come minimo ci crea delle opportunità. Realisticamente a parte
qualche dettaglio, non credo che la versione finale sarà molto diversa.

> Come prepararci? Alcune amministrazioni sappiamo essere più lige di
altre: Milano sicuramente è più aperta, e qui giochiamo in casa :). Aprire
in qualche modo un tavolo con l'assessore (mi ricordo un incontro dell'anno
scorso) ex-post approvazione del documento sarebbe senz'altro auspicabile.
Ma se noi facessimo una proposta "realizzabile", "visibile" di appicazione
delle norme, pure sarebbe meglio. Il politico cerca visibilità come
pre-condizione alla sua rielezione, noi cerchiamo visibilità per una causa,
se aumentiamo l'area condivisa ai due insiemi aumentiamo la possibilità di
fare qualcosa (e di aumentare la nostra "massa critica"). Altre
aministrazioni sono "neutre": seguono l'onda. Se inneschiamo una onda
sufficientemente visibile si accoderanno, coi loro tempi. Tutte quelle
ostili non le cambieremo comunque vada.

> Prepariamo dunque bene i primi gradini della scala!




> On 12 April 2018 at 16:01, Andrea Trentini <andrea.trentini at unimi.it>
wrote:


http://www.agid.gov.it/notizie/2018/04/09/linee-guida-acquisizione-riuso-software-pa-al-consultazione

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